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Red Steel o No More Heroes!?

Parliamo in libertà dei nostri giochi wii preferiti...

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Messaggio Red Steel o No More Heroes!? 
Inviato: 08/03/2010, 19:35
Sto parlando dei primi due episodi di entrambi i giochi, quale mi consigliate!?
Pregi e difetti di uno e dell'altro!? premetto che a me la cosa che interessa di più è la giocabilità, insomma più uso il wiimote come spada meglio è XD
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Messaggio Re: Red Steel o No More Heroes!?
Inviato: 08/03/2010, 19:42
io ti consiglio red steel e un gioco troppo bello

Spoiler: Mostra
Quello di Red Steel è forse il titolo più interessante proposto da Ubisoft per la sua lineup al lancio del Wii. Non un progetto ripreso da altre piattaforme o comunque adattato alla nuove console Nintendo, ma un'autentica novità pensata e “modellata” secondo i dettami del nunchuk. Certo, Red Steel altro non è che un “semplice” FPS, ma è innegabile che l'utilizzo del peculiare controller Nintendo, riesca a porlo sotto una luce del tutto nuova. Fatti i dovuti preamboli, Red Steel ripropone il vetusto (ma mai fuori moda) incipit narrativo “recupera la tua dolce metà” che da Donkey Kong in poi ha rappresentato il leit motiv di innumerevoli prodotti videoludici. In questo caso il canovaccio è tinteggiato con i tratti orientaleggianti della Yakuza, dal momento che la nostra amata è la figlia di uno dei più potenti “capoccia” della mafia nipponica in quel di New York. Una banda rivale, però, la rapisce sotto i nostri occhi e sarà nostro dovere recuperarla. E fin qui, niente di che.


Ecco una tipica situzione di gioco di Red Steel: tre energumeni armati fino ai denti contro i nostri nunchuck e wiimote

I due pisquani chiedono pietà: giammai!

Come da copione lo shotgun sarà devastante a breve distanza. Buona parte degli elementi dello scenario sarà distruttibile dai nostri colpi.

Le novità “vere” arrivano direttamente all'interno del gioco e non tanto per quelle le sue meccaniche di base, dal momento che Red Steel non si discosta da quel trittico “muoviti, nasconditi e spara” legato direttamente alla genesi del fenomeno FPS. La differenza risiede, piuttosto, nel “come” vengono trasposte su schermo queste semplici regole dello sparattutto in prima persona. Ed è qui che il controller “fa” la differenza, grazie appunto all'accoppiata “wiimote e nunchuck” a cui viene affidata non solo la semplice deambulazione del nostro personaggio, ma anche la sua capacità difensiva e, soprattutto, offensiva. Mettiamo subito le cose in chiaro. I primi minuti con Red Steel sono quasi un continuo mirare al soffitto, muoversi con insolita incertezza lungo gli scenari di gioco e avere la spiacevole sensazione di non avere il completo controllo dei propri movimenti. Ma, lo ripetiamo, è un qualcosa legato ai primi istanti di gioco, delegati da Ubisoft a fare da “padrone di casa” e prendere per mano il giocatore per guidarlo nei meandri delle novità introdotte dal nuovo sistema di controllo.
Una lezione che prosegue nel corso dell'avventura, dal momento che il giocatore sarà accompagnato durante il suo percorso da un sostanziale numero di nuove mosse, armi e accessori vari che miglioreranno, e in alcuni casi semplificheranno, il corso della missione. Oltre ad un armamentario che possiamo definire classico (dalle semplici pistole fino ai fucili di precisione), il nostro Scott (questo il nome del protagonista), potrà utilizzare nel momento del bisogno anche un'affilatissima katana atta per lo più ad affrontare i boss, o presunti tali, che il gioco ci metterà di fronte nel corso del nostro cammino. Una struttura piramidale, quella di questi ultimi, che partendo dalla base (semplice e numerosa), si andrà via via a restringere nel corso del gioco, fino ad assotigliarsi nel numero ma aumentando esponenzialmente la difficoltà.

Il controller risponde sostanzialmente bene nella doppia veste di arma da fuoco e arma bianca, riuscendo nel primo caso a garantire una sufficiente precisione nell'esecuzione del colpo, unitamente ad una buona velocità negli spostamenti e nel direzione il proprio sguardo nei punti più topici dello scenario.
Molto utile, in questo senso, l'utilizzo del tasto “A” che potrà “lockare” il nemico, facilitando quindi il puntamento verso l'avversario designato. Più che generosa, invece, l'approssimazione del motore di Red Steel, che permette di centrare il nemico anche senza rispettare la perfezione balistica. Una vera opera di galanteria da parte di Ubisoft che non solo preserva la salute del Wiimote, ma che permette al titolo di non raggiungere mai quelle pericolose vette di frustrazione che potrebbero convincere il giocatore ad abbandonare anzitempo l'avventura. Al contrario, con lo scorrere dei livelli (il gioco si srotola in 3 macromissioni inframezzati da numerosi sottolivelli), nunchuck e wiimote diventeranno realmente un'estensione delle proprie mani, risultando piacevolmente maneggevoli e intuitivi. Intendiamoci, siamo ancora un po' distanti dal feeling di un normale pad o, peggio che mai, dall'accoppiata tastiera e mouse, ma il controller Nintendo si conferma come un ottimo compromesso, legato però alla volontà del giocatore di re-imparare quanto finora appreso nella sacra arte del videogame.


Il livello di Tokio scorre via tra ambientazioni molto colorate, sale pachinko, gente in coda per la Ps3....

Una volta "lockato" l'avversario, il mirino diventarà rosso per segnalare il colpo andato a segno.

Anche se la grafica di Red Steel non fa certo urlare al miracolo, non si può certo dire che gli ambienti siano scarni in termini di dettagli.

Ad ogni modo nessun movimento “tipico” dell'FPS è precluso in Red Steel. Dal salto, allo strafe laterale o al circle strafe le classiche movenze tipiche del genere sono fedelmente riprodotte nello sparatutto Ubisoft. Con il procedere dell'avventura verranno coinvolti praticamente tutti i tasti e i movimenti a disposizione con il sistema nunchuck+wiimote, rendendo Red Steel veramente completo e coinvolgente. Ma è a questo punto, però, che Red Steel inizia a perdere di mordente. Una volta esaurita la curiosità legata al controller, una volta capito come affrontare i numerosi nemici sullo schermo, l'interesse per il gioco inizia lentamente a scemare.

E' palese che tutta la particolarità di Red Steel si racchiuda nel suo sistema di controllo, dal momento che da un punto di vista squisitamente tecnico, il prodotto Ubisoft risente pesantemente di una potenza grafica della console Nintendo, distante anni luce dai prodotti Xbox o Sony. Se avete ancora gli occhi pieni di Gears of War o Rainbow Six Vegas, è meglio che vi prepariate ad un “bagno d'umiltà” grafica, dal momento che le capacità teniche del Wii sono, da questo punto di vista, decisamente limitate. Intendiamoci, anche tecnicamente Red Steel si presenta comunque come un prodotto discretamente curato e senza evidenti errori dal punto di vista grafico, ma sicuramente niente che faccia gridare al miracolo. Anzi, si potrebbe discutere e magari storcere il naso su quel contorno in simil cel shading che avvolgono le figure poligonali dei personaggi sullo schermo e forse ancora si potrebbe discutere su una certa piattezza delle texture e di alcune strutture poligonali ma sarebbe un po' come dimenticarsi che non è certo su questi fattori che punta il prodotto Ubisoft. Anche sul versante sonoro, se si eccettua il doppiaggio solo discreto e le musiche a tema, non si possono muovere particolare obiezioni né, tantomeno, esaltare il poco lavoro svolto. Dove invece Red Steel (ma più in generale il Wii) dimostra di essere anni luce indietro è il multiplayer in split screen fino a quattro giocatori che onestamente pensavamo aver lasciato al Gamecube o, meglio ancora, al Nintendo 64. Inutile dire che per quanto divertente (occhio, però, avrete bisogno di un po' di spazio per non incorrere in incidenti), un multiplayer così “casalingo” potrebbe non attirare quella parte di utenza ormai pronta a gettarsi nelle arene multigiocatore della grande Rete.


La Katana è sicuramente un plus di Red Steel. In questo caso un bel "colpo del martello" sarebbe quantomeno indicato.

Bellissimo....ma è un artwork

Questo tipico locale nipponico somiglia tanto a quanto visto in Kill Bill, non trovate?
Ultima modifica di lex97 il 08/03/2010, 20:00, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio Re: Red Steel o No More Heroes!?
Inviato: 08/03/2010, 19:49
Beh se preferisci usare di più il wiimote ti consiglio anche io Red Steel... anche se No More Heroes ha un fascino tutto suo... stupido e violento allo stesso tempo XD
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Messaggio Re: Red Steel o No More Heroes!?
Inviato: 08/03/2010, 19:51
baciockwii ha scritto:Beh se preferisci usare di più il wiimote ti consiglio anche io Red Steel... anche se No More Heroes ha un fascino tutto suo... stupido e violento allo stesso tempo XD

in effetti da quello che ho capito la storia, i personaggi e insomma il contesto è molto più bello e divertente quello di no more heroes, ma red steel ha un gameplay più "da spada"...ma anche in no more heroes posso usare il wiimote-spada per uccidere e fare i vari tagli!?
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Messaggio Re: Red Steel o No More Heroes!?
Inviato: 08/03/2010, 20:04
sopra ho modificato un po il messaggio spero di esserti stato utile
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Messaggio Re: Red Steel o No More Heroes!?
Inviato: 08/03/2010, 20:22
molto bello anche no more heroes ma preferisco red steel

RECENSIONE NO MORE HEROES(VOTO=8.2)

Spoiler: Mostra
L’intro del gioco, volutamente sbrigativa, è utilizzata per spiegare attraverso un breve filmato le motivazioni (alquanto flebili e per questo volutamente ironiche) della scesa in campo del protagonista.

Il nostro alter-ego, Travis Touchdown, è un character decisamente atipico: nonostante il suo aspetto attraente, i suoi vestiti alla moda ed il suo fare da sbruffone vive la sua vita in uno squallida stanza d’albergo di un’altrettanto squallido motel di Santa Destroy , diviso tra la passione per il wrestling e il collezionismo sfrenato di action figure tipico degli otaku (fenomeno tipicamente giapponese, gli otaku sono appassionati maniacali di anime e manga dei quali collezionano i più svarianti gadget).

Abbordato dalla bella Sylvia Christel durante una sbronza in un bar accetterà da quest’ultima, sotto la poco velata promessa di una notte di sesso, l’invito a diventare il killer numero uno del paese iscrivendosi all’associazione da lei capeggiata e scalando le posizioni occupate dai suoi associati eliminandoli inevitabilmente uno per uno.

Sebbene a primo acchito le tematiche trattate appaiano adulte non si può non notare la vena umoristica che permea tutto l’affresco creato da Suda, portandoci a scovare le numerose citazioni cinematografiche inserite all’interno della sua creazione, star wars su tutte, e a bearci delle situazioni surreali con le quali dovremo confrontarci per raggiungere il tanto agognato primo posto.

Da una premessa del genere non poteva che uscire una storia completamente fuori di testa, almeno per quanto riguarda i temi trattati e i freak che si muovono e recitano all’interno di essa, infatti gli avversari che Travis si troverà ad affrontare nella sua ascesa al rank n.1 sono quanto di più stravagante una mente umana possa concepire e abbracciano tutta una serie i stereotipi stilistici e caratteriali mantenendo inalterata la sete di sangue che, da buoni assassini, li contraddistingue.

Assodato quindi che in No more heroes il carico carismatico dei personaggi e la follia della storia narrata sono di per sé uno stimolo sufficiente a farci avventurare in prima persona nella città fittizia di Santa Destroy mettiamo mano ai comandi e cominciamo la nostra odissea a tinte cineree( o cremisi, come originariamente concepito, a seconda che decidiate di comprare la versione import USA che non presenta censure nelle scene di combattimento).

La sequenza iniziale che ci vede prendere mano ai controlli tramite un breve tutorial ci introduce a quello che sarà lo schema ridondante di tutte le sfide contro i boss, una serie di corridoi colmi di avversari che, una volta sconfitti, ci permetteranno di raggiungere l’arena dove sarà situato lo scontro finale con il nostro obbiettivo. Il nostro battesimo del fuoco avviene infatti irrompendo nella villa dell’undicesimo assassino dell’UAA (United Assassin Association) e scontrandoci d’apprima con i suoi scagnozzi per concludere infine con il padrone della magione in persona. Gli scontri, vero cuore del gioco, sono ben calibrati e parecchio divertenti, l’ampia varietà di mosse, prese di whrestling messicano e finish move (fatality attivabili azzerando la riserva vitale degli avversari) rendono le sessioni di combattimento sempre immersive e altamente spettacolari, merito anche dei controlli che spesso ci consentiranno di mimare in prima persona le movenze di Travis.

Ad aggiungere imprevedibilità ai combattimenti sono presenti anche dei power-up che dotano Travis di poteri devastanti ed altamente coreografici (dotandolo supervelocità con tanto di chioma bionda alla Dragonball o facendolo entrare in una sorta di modalità berserk, chiamata Dark Side, in cui ogni colpo di spada corrisponde ad un’esecuzione particolarmente cruda dello sfortunato nemico che vi si parerà difronte) attivabili mediante una slot machine che, a seconda del risultato, determinerà il potere assegnatovi.

Terminata l’esecuzione dell’undicesimo assassino verrete condotti nel vostro appartamento nel motel di Santa Destroy che fungerà come vera e propia base operativa della vostra avventura.
Qui infatti potrete, oltre che salvare la partita recandovi sul water del vostro bagno, cambiare d’abito o d’arma, ammirare la vostra collezione di maschere e video, ascoltare i messaggi della segreteria o semplicemente giocare con la vostra gattina.
Usciti dal vostro loculo, chiamarla stanza d’albergo è inopportuno, si apre a voi l’esplorazione di Santa Destroy ed è qui che, purtroppo, il gioco mostra il fianco a numerose critiche, non ultime quelle per la pochezza grafica della realizzazione della medesima.

Imponendovi di pagare un versamento pecuniario per accedere ad ogni sfida propostavi dall’UAA, il gioco vi porta a peregrinare attraverso la città (in puro stile freeroaming alla GTA) per svolgere numerosi lavori, dai più convenzionali a quelli legati all’assassinio vero e proprio, tramite brevi e divertenti minigame legati all’uso combinato di nuchuck e wiimote e che vi frutteranno i soldi necessari a proseguire l’avventura.

Nonostante le sfide da affrontare siano piuttosto varie e piacevoli quello che ne pregiudica il divertimento, soprattutto cercando di ottenere una valutazione tale da consegnarvi una medaglia, è l’impossibilità di poterle ripetere immediatamente se fallite, obbligandovi a tornare al vostro commissionante per ricevere nuovamente l’incarico.

Ad aggiungersi al problema menzionato poco sopra c’è anche quello legato al terribile sistema di controllo del vostro unico mezzo di spostamento tra le vie di S.D. , un’orrenda ed enorme moto (il nome Schpeltiger la dice lunga) dotata della maneggevolezza di un Tir e della particolare abilità di bloccarsi irrimediabilmente ogni qualvolta toccherete un’auto od un elemento dello scenario.

Fortunatamente una volta acquisita l’abilità dello “scatto” gli spostamenti a piedi si faranno più rapidi e piacevoli portandovi a preferirli alla moto per percorrere brevi distanze.

Sparse per la cittadina, oltre che a due agenzie di lavoro, sono presenti anche svariati negozi (armi, vestiti, videoteca) e attività (palestra, bar) che, tramite l’esborso dei soldi guadagnati da lavoretti o dal procedere della trama, vi offriranno i più svariati servizi.

Come incentivo all’esplorazione sono state nascoste magliette, soldi e palle da bowling per tutta la città, a voi il piacere di scovarle e trarne i dovuti benefici.

Sul lato prettamente stilistico No more Heroes si rivela una piccola perla, le schermate di caricamento, i menù, il particolare stile con cui sono realizzati i personaggi creano un riuscito pout pourrì di generi che mischia i videogiochi arcade anni 80 con gli anime giapponesi, la cultura pop con la passione, anch’essa tipicamente giapponese, per lo streetwear, la cultura americana con i duelli all’arma bianca di tradizione nipponica, creando uno scenario credibile ed affascinante.

I character che popolano Santa Destroy sono tutti caratterizzati alla perfezione e realizzati con uno stile che si avvicina tremendamente a quello di un anime, delineati da tratti ben definiti e ombre nette, quasi fossero coperti di china. Questa cura maniacale nella crezione estetica e caratteriale dei personaggi non si rispecchia però nella realizzazione degli ambienti che appaiono spogli e dotati di una totale mancanza di interattività.

Probabilmente l’idea di fondo nella realizzazione del progetto, che strizza più volte l’occhio ai vecchi picchiaduro a scorrimento e all’era del pixel anni 80 (dagli indicatori di status a quelli delle direzioni nonché a svariati elementi e suoni presenti nel proseguo del gioco) è stata quella di riprodurre, in chiave aggiornata, il feeling della semplicità di una certa tipologia di gioco sintetizzando al massimo trama e orpelli grafici.

Questo purtroppo non giustifica totalmente l’insieme di ingenuità nelle meccaniche e nella realizzazione che, a conti fatti, minano in parte il divertimento di un prodotto che meriterebbe sicuramente una prova sul campo da parte di chiunque possieda un Wii e sia anche minimamente affascinato dal folle mosaico creato dai Grasshopper.

In definitiva No more heroes si rivela essere un titolo affascinante e tremendamente carismatico, i personaggi e il mondo in cui sono inseriti pulsano di vita propria anche grazie al particolarità dello stile grafico adottato. A questo va ad aggiungersi un sistema di controllo legato ai combattimenti semplice ed efficace, in grado di divertire ed appassionare il giocatore già dal primo fendente.

Purtoppo le note dolenti sono da riscontrarsi nella pochezza grafica degli scenari e in alcuni difetti legati alla vena freeroaming del gioco che però non minano in modo significativo i pregi di un gioco che è sicuramente di grandissimo spessore.
No more heroes è presente in due versioni, quella destinata al mercato americano, non censurata, e quella ricreata ad hoc per i mercati giapponese ed europeo.

La differenza sostanziale è insita nella mancanza totale di sangue e scene cruente nelle versioni PAL e giapponese che hanno garantito un PEGI 16 e permesso la vendita nei supermercati.

Purtroppo questa mancanza finisce con lo smorzare la vena splatter ed eccessiva del gioco come è stato concepito originariamente, modificando di fatto le scene di esecuzione dei boss che risultano a conti fatti meno crude e spettacolari (cercate i video di comparazione su YouTube per farvene un’idea) e sostituendo le copiose quantità di sangue previste nel titolo NTSC in polvere.


Un consiglio: recuperate Freeloader e No more heroes di importazione per godere del gioco come è stato concepito.
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Messaggio Re: Red Steel o No More Heroes!?
Inviato: 08/03/2010, 20:38
lex97 ha scritto:sopra ho modificato un po il messaggio spero di esserti stato utile

si, le avevo già lette entrambe quelle recensioni, ma io volevo un consiglio da gente ke ci ha giocato, da quelle recensioni non è che alla fine si capisca poi tanto...
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Messaggio Re: Red Steel o No More Heroes!?
Inviato: 08/03/2010, 20:43
Beh se ti piacerebbe di più "maneggiare" la spada allora red steel... in no more heroes si danno le vergate premendo A e si muove il wiimote solo per dare il colpo di grazia... però non si può fare un vero paragone... sono due giochi differenti!! E meritano tanto tutti e due XD
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Messaggio Re: Red Steel o No More Heroes!?
Inviato: 08/03/2010, 21:35
concordo con baciockwii sono 2 giochi completamente diversi e tutti e 2 bellissimi non c'è paragone tra l'uno e l'altro
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Messaggio Re: Red Steel o No More Heroes!?
Inviato: 08/03/2010, 21:40
Questo gioco è uno sparatutto leggermente diverso dagli altri...

LA TRAMA
Spoiler: Mostra
...Un giovane ragazzo innamorato (tu) e che farebbe di tutto per la sua dolce metà decide di farsi avanti, uscire allo scoperto e chiedere la mano della ragazza al padre...il problema principale è che il "padre" è un famosissimo boss della malavita giapponese...
Lo stesso giorno dell'incontro però succede un putiferio...un altra banda malavitosa assalta l'hotel del boss, ferisce il capo della Yacuza e gli rapisce la figlia...(la tua fidanzata)...
All'inizio tutta la storia è ambientata a Los Angeles, ma poi con l'evolversi dei fatti e lasciando innumerevoli morti alle spalle si scopre che la ragazza è stata portata via, così tutta la storia si trasferisce a Tokyo...

IL GIOCO
Voi vi chiederete: "ma cosa lo distingue dagli altri sparatutto?"
Lo distingue il fatto che non solo devi sparare da ogni lato stando attendo a non farti ammazzare, ma ogni tanto ti dovrai scontrare con degli avversai sprovvisti di pistole o fucili, ma maestri con la katana, dovrai quindi essere abile non solo nel mirare e sparare, ma anche nel parare i colpi di katana e affondare verso l'avversario... naturalmente col passare del tempo maneggerai sempre meglio la katana e ti verranno fornite nuove nozioni e nuovi colpi per poter battere i nemici sempre più forti e abili.

I GIOCATORI
Si può giocare fino a quattro giocatori ed è obbligatorio l'usodel nunjack (telecomando aggiuntivo)
LA KATANA
Lungo il percorso troverai una katana rotta che terrai nella mano sinistra per poterti riparare dai colpi degli avversari e una katana integra da usare per contrattaccare e ferire il nemico.
Ogni volta che sconfiggi un nemico ottieni dei punti per la fama...man mano che aumenta la fama, aumentano anche le difficoltà, infatti gli avversari saranno sempre più scaltri e batterli sarà sempre più difficile...Inoltre aumentano anche le tecniche per poteri usare bene la spada (all'inizio ti verranno insegnate le mosse basilari poi, man mano che vai avanti ti venrranno dette delle mosse aggiuntive per poi arrivare alle mosse speciali...)

LE ARMI
Oltre alla katana (che userai sporadicamente, ma che è la più figa da usare) ci sono le altre armi:
Pistola
Fucile
Mitragliatrice
Uzi
Bombe a mano
Lancia granate
Fucile di precisione
Uzi di precisione ecc...
Puoi avere un massimo di 2 armi addosso che puoi cambiare non appena ne trovi una migliore (basta abbassare di colpo il nunjack)... Ogni volta che trovi la tua stessa arma a terra passandoci sopra riceverai un caricatore...state attenti però a non sprecare i colpi...a volte ci si può ritrovare in seria difficoltà...
LA GRAFICA
La grafica non è eccelsa...Però bisogna anche tenere in considrazione il fatto che Red Steel è uno dei primi giochi usciti della Wii e che quindi non può essere paragonato a quelli usciti da poco...

IL SUONO
Il sonoro è ottimo...si sente bene e si addice alla trama del gioco.
Quando ci sono scene movimentate (con nemici da tutte le parti) si avviano delle canzoni abbastanza gasate (che pompano), mentre nei momenti calmi c'è quasi sempre un silenzio che mette un pò d'ansia...
I COMANDI
Sono tantissimi...infatti ad uncerto punto non ci stavo a capire nulla per quanti comandi mi avessero dato...
Che poi ci sono comandi diversi inbase al joystick...
Il telecomando (wiimote) ha alcuni comandi, mentre il nunjack (telecomando aggiuntivo) ne ha altri...e a volte devi utilizzarli contemporaneamente!!!! Panico!!! Addirittura una volta mi sono ritrovata con le mani bloccate, perchè avevo fatto così tanti movimenti da attorcirgiarmi i fili in un modo impossibile...(ps: i movimenti non so neanche io quali ho fatto!!!Sono andata a caso!!!)

IL MANUALE
Il manuale non è molto dettagliato...riporta una trama insoddisfacente (molto breve e sbrigativa...) poi per il resto ci sono solo le figure dei telecomandi per mostrare le diverse mosse... è in bianco e nero ed ha pochissime figure dimostrative.
MODALITA' MULTIGIOCATORE
Un ulima funzione aggiuntiva che ha è la modalità multigiocatore che permette di sfidare degli amici...
Esistono diverse modalità:
-- Deathmatch ----> dove ogni giocatore gioca per sè e vince chi massacra il maggior numero di persone.
-- Team Deathmatch ----> dove i giocatori sono divisi in due squadre e vince chi uccide di più.
-- Killer ----> dove ogni giocatore gioca per sè. Il gioco è diviso in round, all'inizio dei quali a ogni giocatore viene assegnato un obiettivo segreto tramite l'altoparlante del telecomando Wii. Sono dei ruond a tempo in cui vince il primo giocatore che riesce a portare a termine il proprio obiettivo. I punti assegnati dipendon dalla difficoltà dell'obiettivo stesso! Però questa modalità è disponibile solo se si è in 4 giocatori!!!

CONCLUSIONE
Riuscirà il nostro eroe a salvare la sua amata e chiederne finalmente la mando al boss della Yacuza? Dipende solo da te!!!
Il gioco è molto bello.... vi consiglio di giocarci se ne avete la possibilità... A me è servito molto per scaricare la tensione!!! Capita spesso che sono arrabbiata per il lavoro o per altri motivi... e a volte mi metto davanti alla mia Wii e mi sfogo...
...VI POSSO ASSICURARE CHE FUNZIONA!!!!
PROVATE!!!! e poi fatemi sapere se ho ragione....


ti ho messo anche questo sperando che ti faccia capire come il gioco ;)
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Messaggio Re: Red Steel o No More Heroes!?
Inviato: 26/03/2010, 13:36
fratello pigliati redsteel 2 e no more heros 2

sono talmente diversi che non possono essere paragonati .... cmq sono tra il top nel loro genere....

(io preferisco un pelino più la saga metroid. Cmq redsteel 2 è bellissimo)
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Messaggio Re: Red Steel o No More Heroes!?
Inviato: 27/03/2010, 14:55
a me mi è piaciuto tantissimo no more heroes, sia per la trama, che per il gameplay, sia perchè travis touchdown è troppo stupido XD
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Messaggio Re: Red Steel o No More Heroes!?
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il migliore e red steel ascolta a me che sono esperto di questi videogiochi...poi c'è anche red steel 2 che e' nu babbà
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Messaggio Re: Red Steel o No More Heroes!?
Inviato: 31/03/2010, 15:16
xflea ha scritto:a me mi è piaciuto tantissimo no more heroes, sia per la trama, che per il gameplay, sia perchè travis touchdown è troppo stupido XD

Quoto ed è anche troppo tamarro XD
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Messaggio Re: Red Steel o No More Heroes!?
Inviato: 31/03/2010, 19:56
vabbè se e' nu babbà e nu babbà :)


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