Il Nintendo 3DS può diagnosticare l'occhio pigro?
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A distanza di un giorno dal lancio ufficiale dell'ultima console di casa Nintendo continua a far discutere la sua caratteristica peculiare, ossia la tecnologia di visualizzazione stereoscopica in 3D senza l'utilizzo degli occhialini. A inizio anno una ricerca interna alla stessa Nintendo aveva dimostrato come la visione prolungata di immagini tridimensionali potesse affaticare la vista di adulti e bambini. Si ipotizzava che al di sotto dei sei anni potesse portare ad uno sviluppo non corretto della vista. I risultati di questa ricerca sono stati ridimensionati e un nuovo studio americano sembra addirittura ribaltarli. Un gruppo di optometristi statunitensi, capeggiati dal dott. Michael Duenas afferma che questa console potrebbe funzionare come uno strumento di diagnosi precoce per le disfunzioni della vista nei bambini al di sotto dei 7 anni. Se i bambini non riescono a vedere le immagini in 3D è possibile che siano affetti da "occhio pigro", una patologia più facile da curare da piccoli. Questa tesi lascia però perplesso il dott. David Hunter, oftalmologo pediatrico, secondo cui i bambini che soffrono di questa patologia non sono in grado di percepire la profondità nella vita di tutti i giorni per cui sarebbe normale per loro non vederla nel gioco e quindi non lo direbbero a nessuno. Come in tutte le cose probabilmente la verità sta in mezzo. Bisogna solo usare un po' di buon senso, non abusare di uno strumento che affatica la vista e lasciare che un videogioco resti solo un videogioco. Fonti: ingame.it |
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Evvaiiiii! viva i miopi come me...allora era meglio essere astigmatici a sto punto...
o meglio strabici allora il 3d ce lo facevamo da soli! Spoiler: Mostra |
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